Uniformi e cimeli storico militari sullo sbarco in Sicilia

In questa pagina potrete vedere alcuni dei cimeli storico militari relativi al periodo dello sbarco in Sicilia. Abbiamo volutamente ordinato le collezioni per galleria di immagini, cercando di mettere in rilievo i dettagli di ogni singolo cimelio.

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75° e 76° Reggimento Fanteria 54° Divisione «Napoli»

Guerra 1940-43

1940 – All’inizio del conflitto la Divisione Napoli è dislocata nella zona meridionale della Sicilia, tra Caltagirone, Piazza Armerina e Mirabella.

1941/42 – La Divisione è ancora schierata in Sicilia, nella zona sud della Sicilia, quale unità dinamica per l’immediato intervento, in appoggio alle unità costiere, contro eventuali sbarchi di forze nemiche lungo il litorale da Pozzallo a Gela e a Licata.
1943 – la Divisione Napoli è dislocata nella zona orientale dell’isola suddivisa in due gruppi, uno tra Ramacca e Scordia e l’altro più a sud a Palazzo Acreide per l’mpiego quale massa di manovra del XVI Corpo d’Armata, in previsione dello sbarco alleato in Sicilia. Subito dopo lo sbarco alleato in Sicilia del 10 luglio le unità nemiche attaccano lungo la costa orientale dell’isola e nella penisola di Pachino e nel loro rapido progredire si dirigono verso Siracusa, le unità della Divisione vengono impegnate duramente dalla colonna sud nella zona di Noto e dalla colonna nord tra Lentini e Brucoli. Aspri e accaniti contrattacchi vengono portati dalle unità della divisione per tutta la giornata del io a Floridia fino a che, attaccate sul fianco sinistro da imponenti forze nemiche provenienti da Ponte Diddino occupato, ripiegano, sempre combattendo sulle alture a nord di Solarino, dove continuano a contrastare accanitamente l’avanzata nemica per tutto il giorno 11. Altre unità della divisione contemporaneamente combattono duramente a Palazzolo Acreide e il giorno 12 riescono a stabilizzare il fronte lungo la linea Palazzolo-Solarino-Priolo. Il 13 però altre unità nemiche sbarcate a nord di Augusta chiudono i reparti della divisione in una morsa di ferro e di fuoco, e nei combattimenti che ne seguono la divisione viene quasi annientata. Il 14 le rimanenti forze che riescono a sfuggire all’accerchiamento si raccolgono verso Scordia e in questa località si sacrificano quasi totalmente per proteggere unità amiche in ripiegamento da Caltagirone-Vizzini verso Scordia. Dal 16 al 24 di luglio sostengono ancora sporadici combattimenti di retroguardia e il 25 i pochi resti della divisione vengono avviati verso Linguaglossa per essere riordinati. Ma la possibilità di avere complementi è pressoché nulla, per cui ripiegano ancora in direzione di Messina e dall’11 al 14 agosto attraversano lo stretto per dislocarsi nella zona Fondaco Melia a sud-est di Scilla (Reggio Calabria). Viene considerata sciolta il 14 agosto per eventi bellici.

Uniforme da Fatica mod 40 Truppa Regio Esercito

Tanto le fotografie d’epoca come le testimonianze dirette dei reduci, ma soprattutto la documentazione ufficiale, dimostra che i reggimenti costieri siciliani soffrivamo di una enorme carenza di uniformi adeguate alla stagione estiva. Non è un caso che nelle foto d’epoca di provenienza Alleata, possiamo vedere un campionario di tutte le possibili combinazioni in uso al Regio Esercito. Giacche da fatica in tessuto di cotone «sale e pepe», giubbe in panno mod 40 e mod 37 con il colletto nero, camiciotti coloniali mod 40 e mod 42. Nel caso degli ufficiali, si notano le combinazioni tra giacche e sahariane coloniali, giacche da combattimento mod 40. giacche e combinazioni in gabardine mod 34.

Camiciotto mod. 42 regio esercito Divisione «Livorno»

La Divisione «Livorno» composta dal 33° e 34° reggimento Fanteria e dal 28° reggimento di artiglieria «Monviso», partecipa alla seconda guerra mondiale, inizialmente schierata sul fronte francese, partecipando alle operazioni nella zone del colle della Maddalena. Nel 1942 viene destinata alle operazioni su Malta, e in un secondo momento inviata in Sicilia, con l’idea di poter intervenire sul fronte tunisino. La rapida evoluzione del fronte in Nord Africa, sarà decisiva per l’impiego in Sicilia della Divisione «Livorno». Inizialmente è schierata tra Caltanissetta, San Cataldo, Aragona, Raffadali, Serra di Falco, a disposizione della 6a Armata con il compito di grande unità di manovra.

Il giorno dello sbarco alleato nell’isola, il 10 luglio, è dislocata tra Caltanissetta e Butera. Alcune unità della divisione, il 10 luglio, partite dalle posizioni di Monte San Nicola e Monte del Falcone contrattaccano il nemico che aveva costituita una testa di sbarco ad ovest di Gela. L’11, nonostante gli intensi bombardamenti aerei e navali nemici e la forte reazione delle forze nemiche sbarcate, unità della divisione raggiungono la periferia di Gela e si schierano a qualche centinaio di metri dal mare.

http://www.regioesercito.it

Nella nostra foto ricostruzione, prendiamo spunto dalle numerose foto d’epoca che mostrano come i fanti della «Livorno», fossero totalmente equipaggiati con le divise coloniali ed estive. In molti casi si tratta di camiciotti mod. 42, completati da bustine mod. 42 con visiera o elmetto mod. 933

Capitano della 206ª divisione Costiera

Origini e vicende organiche

La 206a Divisione costiera si costituisce il 15 novembre 1941, per trasformazione del VI Settore Costiero di Brigata, con il 122°, 123°, 146° Reggimento Fanteria Costiero e il 44° Raggruppamento Artiglieria Costiero e viene posta alle dipendenze del XVI Corpo d’Armata dislocato in Sicilia.  

1941 – La 206a Costiera nell’isola assume la difesa della cuspide sud, schierandosi lungo una fascia di circa 130 chilometri, da Siracusa a Punta delle Formiche e a Punta Braccetto..

1943 – Dopo violentissimi bombardamenti aeronavali i reparti della divisione subirono in pieno e per primi l’urto della forza d’invasione nemica tanto che, fin dalla notte del 10 luglio 1943, i costieri della 206a ingaggiarono gli Alleati sulle spiagge di Avola, Castelluzzo e a Cassibile.
Nonostante la schiacciante superiorità nemica la divisione riuscì a mantenere il controllo delle zone interne della penisola di Pachino nonchè a neutralizzare nutriti gruppi di paracadutisti aviosbarcati tra Augusta e Siracusa, a nord di Pachino e intorno a Noto.
La reazione dei pezzi del 44° Artiglieria da PC fu violenta sia contro i mezzi anfibi sia contro le unità già sbarcate e in movimento verso i caposaldi della Divisione.
Alcune aliquote, coi pochi mezzi motorizzati a disposizione, fecero massa intorno a Torre Cuba e Villa Noto contrattaccando in direzione di Capo Marza combattendo furiosamente attorno e dentro al caposaldo di Villa Petrosa. In breve la superiorità britannica divenne insostenibile.
Il giorno 11 luglio 1943 la resistenza sulla costa andò progressivamente spegnendosi, frazionandosi in combattimenti isolati mentre l’artiglieria, nell’interno, cercava disperatamente di rallentare la progressione nemica. Alla sera l’intera penisola di Pachino risultò in mano nemica, mentre sporadiche resistenze si registravano ancora a Pozzallo, Sanpieri, Donnalucata e Modica.
All’alba del 12 luglio 1943 reparti nemici circondano i resti della 206a annientando le ultime resistenze. La Divisione è sciolta in pari data, il personale non catturato si sbanda. Le perdite umane in morti e feriti sono ingenti, moltissimi i prigionieri. In alcuni casi costieri che tardano a cedere le armi e oppongono fieramente resistenza sono abbattuti dai liberatori. Nessuna lapide in pratica li ricorda, per molti il loro sacrificio semplicemente non è esistito.
La Medaglia d’Oro al VM onora comunque la memoria di due giovani ufficiali di complemento della Divisione: il Sottotenente Luigi Adorno e il parigrado Vincenzo Barone, caduti durante i combattimenti del 10 luglio. (Fonte http://www.regioesercito.it)

Copricapi e uniformi dell’ Esercito Britannico

Uniforme da «private» dell’ VIII Army.

Capitano dei Royal Engineers.

Caschi Coloniali Royal Army

Giacca da Tenente della 101° Aviotrasportata US Army

Sotto ufficiale Diavoli Verdi Fallschirmjäger

Uniforme da fatica.

Uniforme da marcia

Elmetto paracadutista LW

Buffetteria REI, WH e LW, US Army

Sicilia 1943 la storia in vivo


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