Sabato 28 ottobre 2023 alla presenza del sindaco di Catania Enrico Trantino si è aperta al público la mostra fotográfico – documentale sulla Sicilia in guerra dal 1940 al 1943, presso Museo storico dello sbarco in Sicilia – 1943. Catania, organizzata dalla Military&Militaria Magazine e dall’ Archivio www.sicilia1943.com. La mostra sarà visitabile fino al 15 di gennaio 2024, da martedí a domenica, dalle 10 alle 17,00. Presso il padiglione E4 del Complesso delle Ciminiere di Catania.
Alla presentazione della mostra hanno partecipato Umberto Lugnan storico e autore di due libri, il primo dedicato alla Battaglia di Ponteprimosole, e l’ultimo «Ferite nella pietra lavica» dedicato ai bombardamenti dela città di Catania durante la seconda guerra mondiale. Salvatore Fagone, autore di numerosi studi sulla battaglie aeree in Sicilia durante la seconda guerra mondiale. E Luciano Giuffrida, ricercatore e autore di Military&Militaria Magazine.
Sabato 28 di ottobre, presso il complesso delle Ciminiere di Catania, nel daglione E4, si aprirá al pubblico la mostra fotografica-documentale «La Sicilia in Guerra. 80º Anniversario dell’Operazione Husky 1943 – 2023. Fotografie e documenti inediti dell’Archivio Sicilia 1943». Organizzata dalla rivista Military&Militaria Magazine, #archiviosicilia1943 e dal Museo storico dello sbarco in Sicilia – 1943. Catania. Alle 16,30 apriremo al pubblico una saletta interna al Museo dello Sbarco con i documenti inediti dell’Archivio Sicilia 1943, e alle 17 realizzaremo una visita guidata alla mostra con a seguire la presentazione del catalogo della mostra e dell’ultima rivista di Military&Militaria Magazine dedicata all’80º anniversario dello sbarco in Sicilia. Contaremo con la presenza di alcuni degli autori tra cui Giuliano Artpapel Camilleri Umberto Lugnan e Luciano Giuffrida.
Campo di aviazione di BuKuram. Foto pubblicata in PANTELLERIA LA «GIBILTERRA» ITALIANA NELLE IMMAGINI DEL TENENTE GINO GRANATA
L’operazione Corkscrew, meglio conosciuta in italiano come l’Operazione Cavatappi, fu il nome in codice utilizzato dagli Alleati per indicare la conquista dell’isola di Pantelleria e delle Pelagie (Lampedusa, Linosa e Lampione). L’operazione si innestava nel più ampio piano di conquista della Sicilia ed era fase preliminare dell’operazione Husky. Le isole di Pantelleria e Lampedusa, che si trovano a poche centinaia di chilometri da Malta e dalla costa della Tunisia, rappresentavano, per gli Alleati le basi perfette da utilizzare come punti d’appoggio avanzati in occasione delle operazioni di sbarco in Sicilia. Sin dal 1936 il Regime, aveva trasformato l’isola di Pantelleria in una fortezza. Per la sua posizione naturale al centro del Canale di Sicilia a solo 220 chilometri da Malta e vicina alla base Francese di Biserta, Pantellleria era stata ribattezzata dalla stampa italiana come la «Gibilterra italiana» e definita come «imprendibile». Le opere di fortificazione delle due isole sono affidate alla Regia Marina e alla Regia Aeronautica. Il comando nel maggio-giugno 1943 ricade sull’ammiraglio Gino Pavesi. Tutte le opere di fortificazione sono sotterranee o in caverna. Tra tutte l’Hangar di Pantelleria di ben 300 metri di lunghezza per 26 di larghezza e 16 di altezza, rappresenta una delle opere più importanti realizzate per la fortificazione dell’isola, e la sua trasformazione in base avanzata. Nato da un progetto di Pier Luigi Nervi, consentiva il ricovero di sessanta MCC. 202 e sei aerosiluranti SM. 79.
Campo di Aviazione di Bukkuram con il famoso Hangar della Regia Aeronautica. Foto pubblicata in PANTELLERIA LA «GIBILTERRA» ITALIANA NELLE IMMAGINI DEL TENENTE GINO GRANATA
L’album inedito del Tenente Gino Granata Il tenente Gino Granata, classe 1908, fu destinato a principio del 1941 alla difesa dell’isola di Pantelleria, proveniente dal 73 Reggimento Fanteria «Lombardia». Venne assegnato come ufficiale di complemento addetto alla sorveglianza dei lavori stradali, dipendente dal comando della forza mobile posta a difesa dell’aeroporto. L’arco di tempo del diario per immagini del tenente Granata, va dal gennaio del 1942, data in cui a bordo della torpediniera «Cigno» giunge in forza alla guarnigione della piazzaforte, fino ad aprile del 1943, quando l’ultima foto lo ritrae sdraiato in una sedia a sdraio e la pipa in bocca.
Il Tenente Gino Granata a bordo della «Gigno», in viaggio verso Pantelleria. Foto pubblicata in PANTELLERIA LA «GIBILTERRA» ITALIANA NELLE IMMAGINI DEL TENENTE GINO GRANATA